Smaltimento Pannelli Fotovoltaici. C’e’ vita oltre il fine vita

Il riciclo dei pannelli fotovoltaici come risorsa economica ed opportunità

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E’ un dato di fatto che, per merito degli incentivi erogati negli ultimi decenni, l’industria del fotovoltaico è in piena espansione. Quest’ultimo anno, con la grossa spinta del superbonus, i numeri sono saliti ancora di più. Gli esperti si azzardano a prevedere per il 2050 un aumento del 1800% della capacità installata.

A fronte di questa crescita c’è però un elemento che non può essere tralasciato: cosa succede ai moduli fotovoltaici a fine vita? Per parlare di numeri, nei prossimi 34 anni il pianeta dovrà gestire 78 milioni di tonnellate di vecchi pannelli.

RECUPERO, UNA MINIERA DI MATERIE PRIME.

Il riciclo fotovoltaico assume quindi un ruolo fondamentale perché questi RAEE, esattamente come gli altri sono un problema ambientale, ma anche una opportunità. Le tecnologie attualmente utilizzate permettono un recupero del 98% del peso del pannello.

Da un modulo che mediamente pesa 21 kg si ottengono:

  • 15 kg di vetro
  • 2,8 kg di materiale plastico
  • 2 kg di alluminio
  • 1 kg di polvere di silicio
  • 0,14 kg di rame

Come si vede una vera e propria risorsa in termini economici.

IRENA, l’agenzia per le energie rinnovabili ha calcolato, in riferimento a quanto detto prima, che il valore del riciclo fotovoltaico (vetro ed altre materie prime recuperate) potrebbe agevolmente superare i 15 miliardi di dollari globalmente entro il 2050.

Tre sono le direttrici per affrontare e gestire questo processo: l’adozione di efficaci e specifiche norme per i RAEE solari; Espansione delle infrastrutture di gestione dei rifiuti, con la specifica inclusione dei processi per il trattamento dei pannelli fotovoltaici; promozione continua dell’innovazione nelle tecnologie impiegate per il trattamento dei pannelli a fine vita.

LE NORMATIVE: UN SUPPORTO EFFICACE.

La Direttiva 2008/98/CE ha fornito un primo ed efficace quadro normativo in ambito europeo. E’ il produttore, in forza di questa direttiva, che è responsabile dei suoi pannelli nelle fasi di fine vita, il cui costo viene inserito nel prezzo iniziale del bene. La Direttiva 2012/19/UE ha introdotto, nella disciplina di smaltimento e riciclo, a diversi modelli di finanziamento della raccolta di questi specifici rifiuti.

L’Italia ha recepito l’ultimo provvedimento europeo con il D.Lgs 49/2014 che distingue tra moduli storici e nuovi e tra provenienza domestica e professionale.

Nello specifico, anche attraverso il 4 e 5 Conto Energia il decreto stabilisce che i produttori di pannelli fotovoltaici possano consorziarsi in un Sistema Collettivo, senza fini di lucro, riconsciuto dal Ministero dell’Ambiente. Per i moduli incentivanti appartenenti al 4 e 5 Conto Energia il Sistema Collettivo garantisce la gestione dello smaltimento attraverso un sistema di tracciabilità e di garanzie finanziarie.

CONCLUSIONI

La strada è tracciata, il futuro da delle indicazioni precise, compito delle imprese e dei professionisti è quello di dotarsi degli strumenti giusti per cogliere le opportunità, per creare valore economico dalla circolarità e dal riutilizzo e per fare un ulteriore passo verso una economia realmente sostenibile.