CODICE CER 15 01 10*

Il CODICE CER 15 01 10* identifica gli imballaggi contententi residui di sostanze pericolose, questi rifiuti sono pericolosi in quanto contaminati dai residui al loro interno. Scopri i passi necessari allo smaltimento

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NOME COMUNE RIFIUTO: Imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose 

AZIENDE PRODUTTRICI: Imprese Edili, Imprese commerciali, artigianali, industriali, negozi, uffici

CODICE CER: 15 01 10*

DESCRIZIONE TECNICA DEL CER:  Imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze

ESEMPIO RIFIUTO

Sacchi, fusti, taniche, big bags, barattoli, cisternette in plastica contenenti residui di:

  • Sostanze tossiche
  • Sostanze corrosive
  • Materiale liquido infiammabile
  • Solidi infiammabili 
  • Materie auto-reattive
  • Comburenti

SPIEGAZIONE/STORIA DEL RIFIUTO PRODOTTO: 

Il codice 15 01 10* indica tutti gli imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose, tossiche o corrosive. Si tratta di rifiuti pericolosi “per origine”, come indicato dall’* presente nell’etichettatura.

MODIFICA FASE DI VITA DEL PRODOTTO/RIFIUTO:

La prevenzione dei rifiuti ha un’importanza notevole, soprattutto se si tratta di rifiuti pericolosi, come quelli indicati dal codice CER 15 01 10*. 

Uno degli obiettivi principali della prevenzione è quello di ridurre almeno del 10% la produzione di rifiuti speciali pericolosi

PROLUNGAMENTO DELLA VITA UTILE DEL PRODOTTO: 

I rifiuti speciali pericolosi vengono trattati nell’impianto di trattamento adatto a questa tipologia di rifiuti. 

Nell’impianto vengono tolte tutte le sostanze pericolose ed in questo modo i rifiuti possono essere riutilizzati nello stesso ambito. 

IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI

Questi rifiuti subiscono un particolare trattamento di sterilizzazione a vapore umido, la quale “libera” il materiale dal suo stato contaminato.

 IMPIANTI DI TERMOVALORIZZAZIONE E DI DIGESTIONE ANAEROBICA

Negli impianti di termovalorizzazione il calore sviluppato durante la combustione dei rifiuti viene recuperato ed utilizzato per produrre vapore, il quale genera energia elettrica o termica con conseguente risparmio di risorse naturali.

Questa tipologia di rifiuti può essere recuperata energicamente nella fase finale del loro ciclo di vita. Di conseguenza non possono essere recuperati per essere riutilizzati. 

La combustione distrugge completamente le sostanze organiche pericolose. I fumi generati vengono trattati e depurati in un’apposita sezione dell’impianto.

TRATTAMENTO E SMALTIMENTO

Dopo il processo di termovalorizzazione gli scarti derivanti da questi rifiuti vengono smaltiti in discarica. 

GESTIONE E RACCOLTA RIFIUTI:

Omologhe Rifiuti si occupa della gestione dei rifiuti mettendoli in sicurezza, diminuirne la pericolosità e, dove possibile, renderli idonei al recupero ed al corretto smaltimento finale

TRASPORTO RIFIUTI: 

Il conducente di un veicolo che trasporta merci pericolose in regime ADR, secondo la normativa attualmente in vigore, deve essere munito dei seguenti documenti:

  • carta di circolazione del veicolo;
  • certificato speciale di approvazione ADR del veicolo, c.d. “barrato rosa” (ora anche per i
  • trasporti nazionali, oltre che per gli internazionali per i quali era già obbligatorio);
  • patentino ADR (CFP);
  • licenza di pubblica sicurezza per il trasporto di gas tossici (ove prevista);
  • documento di trasporto, riportante le informazioni indicate nel capitolo 5.4.1.1;
  • consegne scritte di sicurezza (c.d. istruzioni di sicurezza o trem card), da non confondere con la “scheda prodotto”, secondo il nuovo schema dell’ADR 2015.

QUALI SONO GLI ADEMPIMENTI PER GESTIRE QUESTO RIFIUTO

Il trasporto internazionale delle materie classificate pericolose è regolamentato da accordi e convenzioni che, sulla base delle raccomandazioni di organizzazioni internazionali (come l’ONU, l’Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica) fissano le regole di base sulla sicurezza del trasporto delle materie pericolose riguardanti principalmente questi aspetti:

  • definizione e classificazione delle merci pericolose in classi;
  • imballaggi ed etichettatura delle materie pericolose;
  • attrezzature per il trasporto;
  • movimentazione delle merci pericolose;
  • ammissione ed esclusione al trasporto di determinate merci pericolose.

NORMATIVA:

Il nuovo Codice della Strada ha stabilito che le disposizioni ADR applicabili nei trasporti internazionali sono obbligatorie anche per i trasporti di merci pericolose sul territorio nazionale, a seguito del recepimento della direttiva n. 94/55/CE (dal 1° gennaio 1997) e successive modificazioni, con la quale sono stati recepiti nel nostro ordinamento gli emendamenti all’Accordi ADR, che ha adeguato al progresso tecnico la direttiva n. 94/55/CE, a far data dal 1° luglio 2003.

IMBALLO ADATTO: 

L’imballo adatto per imballaggi contaminati sono i sacchi neri in grado di resistere agli urti ed all’azione corrosiva devi eventuali percolati chimici. 

SANZIONI

Il mancato rispetto delle prescrizioni ADR è punito con una sanzione pecuniaria da 1.988 euro a 7.953 euro cui consegue la sanzione accessoria della sospensione della carta di circolazione del veicolo e della patente del conducente da due a sei mesi (cui vengono applicati 10 punti di penalità).

Eventuali sovraccarichi vengono invece puniti con le sanzioni pecuniarie di cui all’art. 167 del nuovo Codice della Strada, ma in misura doppia (nonché decurtazione di 4 punti sulla patente del conducente).

Per le violazioni relative ai dispositivi di equipaggiamento e protezione dei conducenti, alla compilazione dei documenti di trasporto e loro tenuta o delle istruzioni di sicurezza, la sanzione amministrativa va da euro 403 ad euro 1.617, nonché la decurtazione di due punti patente.