CODICE CER: 15 02 03

Il CODICE CER 15 02 03 identifica i materiali filtranti come ad esempio i filtri per i climatizzatori o i filtri a carboni attivi. Scopri i passi necessari allo smaltimento

article-image

NOME COMUNE RIFIUTO: Assorbenti, materiali filtranti, stracci ed indumenti protettivi non pericolosi

AZIENDE PRODUTTRICI: Imprese Edili, Imprese di costruzione, ristrutturazione e manutenzione, negozi, uffici

CODICE CER: 15 02 03

DESCRIZIONE TECNICA DEL CER:  Assorbenti, materiali filtranti, stracci ed indumenti protettivi, panni tecnici diversi da quelli indicati dal codice CER 15 02 02*

ESEMPIO RIFIUTO: filtri per condizionatori d’aria,  filtri per climatizzatori, filtri a carboni attivi

SPIEGAZIONE/STORIA DEL RIFIUTO PRODOTTO: 

I rifiuti indicati dal codice 15 02 03 sono rifiuti non pericolosi, i quali identificano:

  • filtri elettrostatici, composti da uno strato di materiale sintetico, piegato a fisarmonica per aumentare la superficie filtrante, trattato con un antibatterico.
  • filtri a carboni attivi, formati da uno strato poroso di carbone attivo, il quale assorbe le molecole di origine organica responsabili dei cattivi odori.

Entrambi i filtri favoriscono l’eliminazione di odori, fumo, pollini, acari, batteri, migliorando la qualità dell’aria.

MODIFICA FASE DI VITA DEL PRODOTTO/RIFIUTO:

La pulizia dei filtri riveste una grande importanza per prevenire infezioni anche serie come la legionella: i filtri non puliti, infatti, possono trasformarsi in ricettacoli di batteri e muffe, i quali vengono poi immessi nell’ambiente.

Una pulizia periodica dei filtri prolunga il ciclo di vita del filtro, il quale è costituito da parti che possono anche essere rigenerate o riciclate. 

PROLUNGAMENTO DELLA VITA UTILE DEL PRODOTTO: 

I filtri per condizionatori ad aria, a carboni attivi o elettrostatici possono essere rigenerati.

Vengono smontati, ripuliti dai residui e le parti usurate sostituite con componenti specifici. Di conseguenza tornano ad essere pronte per essere appunto riutilizzate.

IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI

Grazie al processo di rigenerazione dei filtri, si riesce a ridurre la produzione di questi rifiuti non pericolosi destinati inizialmente alla discarica.

Essi sono sottoposti a due percorsi di lavorazione alternativi, quali:

  • La rigenerazione per il loro riutilizzo
  • Il recupero di materie come plastica, gomma, alluminio, rame

Viene creato un nuovo prodotto perfettamente equiparabile, sia in termini di durata che di qualità, all’originale. 

IMPIANTI DI TERMOVALORIZZAZIONE E DI DIGESTIONE ANAEROBICA

I filtri, grazie a procedure tecnologicamente avanzate adottate anche da Omologhe Rifiuti, non vengono più condotti verso gli impianti di termovalorizzazione, in cui i rifiuti solidi urbani vengono bruciati. 

Con il processo di rigenerazione, Omologhe Rifiuti è in grado di trasformare un prodotto inizialmente esausto in un prodotto uguale all’originale. 

Durante il processo, vengono recuperati la maggior parte dei materiali, la plastica viene riciclata e riammessa così nel ciclo virtuoso di vita di un rifiuto

TRATTAMENTO E SMALTIMENTO:

Le operazioni di smaltimento dei filtri ad aria devono essere effettuate con cadenza almeno trimestrale. 

Il deposito temporaneo dovrà essere effettuato per categorie omogenee di rifiuti rispettando le norme vigenti.

GESTIONE E RACCOLTA RIFIUTI:

Omologhe Rifiuti si occupa della gestione dei rifiuti pericolosi mettendoli in sicurezza, diminuirne la pericolosità e, dove possibile, renderli idonei al recupero ed al corretto smaltimento finale

TRAPORTO RIFIUTI: 

I trasportatori di Omologhe Rifiuti sono regolarmente iscritti all’Albo Nazionale Gestori Ambientali. 

L’Azienda, in base al rifiuto che deve essere trasportato, controlla accuratamente che il trasportatore abbia tutte le autorizzazioni necessarie per il trasporto rifiuti speciali o urbani. 

QUALI SONO GLI ADEMPIMENTI PER GESTIRE QUESTO RIFIUTO

Questa tipologia di rifiuti devono essere smaltiti o recuperati rispettando le procedure dettate dal DLgs 3 Dicembre 2010, n° 205.

Il produttore è tenuto a giustificare e mostrare tutta la documentazione relativa allo smaltimento del rifiuto, comprese autorizzazioni di intermediarti di trasportatori e di impianti. 

Il formulario di identificazione dei rifiuti (cosiddetto FIR) è un documento di accompagnamento del trasporto dei rifiuti, effettuato da un trasportatore autorizzato, che contiene tutte le informazioni relative alla tipologia del rifiuto, al produttore, al trasportatore ed al destinatario.

Il FIR è uno dei tre strumenti – insieme al MUD, (cioè il modello unico di dichiarazione ambientale) e al registro di carico e scarico dei rifiuti – previsti dal D.Lgs. n. 22/1997 (cosiddetto decreto Ronchi) e successivamente dal D.Lgs. n.152/2006 al fine di controllare e, per certi versi contabilizzare, il flusso della produzione dei rifiuti speciali.

La movimentazione dei rifiuti esclusivamente all’interno di aree private non necessita di compilazione del FIR.

NORMATIVA:

La parte quarta del DLgs 3 Dicembre 2010, n° 205 disciplina la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati, anche in attuazione delle direttive comunitarie, in particolare della direttiva 2008/98/CE, prevedendo misure volte a proteggere l’ambiente e la salute umana. 

CRITERI TEMPORALI O QUANTITATIVI PER LO SMALTIMENTO: Omologhe Rifiuti provvede al ritiro 

IMBALLO ADATTO: I rifiuti speciali non pericolosi identificati con codice CER 15 02 03 devono essere gestiti correttamente dai clienti di Omologhe Rifiuti

L’Azienda fornisce tutti gli strumenti necessari al cliente, al fine di gestire in maniera opportuna e soprattutto in sicurezza i rifiuti speciali. Quest’ultimi possono essere inseriti in:

  • sacchi Big Bag, contenitori di grandi dimensioni realizzati in polipropilene. Sono dotati di 4 asole di presa, grazie alle quali è possibile sollevarli facilmente con carrelli elevatori o gru. Essi permettono resistenza, protezione e facilità di carico – movimentazione – scarico.
  • box di cartone riciclato, il quale permette la raccolta dei filtri di varie dimensioni provenienti dalla manutenzione degli impianti degli uffici.

E’ fondamentale evitare la dispersione di polveri nell’ambiente circostante.